“Costretti a transennare il lungolago perchè la Regione dice di non avere soldi”
“Siamo costretti a transennare il Lungolago perché la Regione dice di non avere soldi per sistemare le banchine”. A dirlo, fotografie alla mano, è il sindaco di Garda Davide Bendinelli. Fotografie che mostrano la situazione in cui versa tutto il tratto di banchina che percorre la zona portuale del comune gardesano. Vi è un problema, evidente, di erosione causato dal moto ondoso e dal periodico abbassamento e innalzamento del livello del Lago. La conseguenza è che il basamento dei mattoni che sostiene la passeggiata sta cedendo. Con rischi facilmente immaginabili. Per l’incolumità pubblica, in primis. Ma non va sottovalutato nemmeno il danno di immagine che un crollo potrebbe comportare agli esordi di una stagione turistica che promette di essere quella della vera ripresa dopo il difficile periodo della pandemia. Ormai l’intervento richiesto è importante. 120 mila euro la cifra che, si stima, dovrebbe servire per mettere tutto in sicurezza. “Non possiamo più rimandare i lavori, il rischio è serio – dice Bendinelli -. Abbiamo scritto al Genio Civile e confidiamo nel fatto che la Regione riesca a reperire in fretta le risorse. Il Comune si rende anche del tutto disponibile a trovare una formula. Ad eseguire per esempio i lavori con la sicurezza poi di un rimborso. È un intervento fondamentale, non accessorio”. E sul dove reperire i fondi il primo cittadino di Garda ha un’idea precisa. “Ogni anno siamo tenuti a versare alla Regione il cinquanta per cento del gettito che riceviamo dai canoni extraportuali e il sessanta dai canoni portuali. Perché quei soldi non vengono reinvestiti sul territorio da cui provengono?” Si tratta, annualmente, di una cifra che si aggira intorno ai 50/60 mila euro. “Sono anni che versiamo questi canoni – prosegue Bendinelli – e nonostante questo la Regione non ha mai messo un centesimo per la manutenzione di tratti che sono di sua competenza. E’ necessario che le cose cambino”.