L’analisi di Confartigianato Veneto condotta su oltre 600 apprendisti Veneti
Il ‘capitale umano’ sta diventando sempre più di difficile reperimento in particolare per le fasce di età più giovani. Il fenomeno delle grandi dimissioni, quello dell’inverno demografico e la difficoltà di trovare personale adeguatamente formato, creano un mix esplosivo che penalizza in particolare le imprese che stanno crescendo. Confartigianato Veneto ha condotto un’indagine su oltre 600 apprendisti veneti, quattro gli ambiti del questionario: il profilo degli apprendisti, le motivazioni del lavoro, i ritorni del lavoro e le aspettative. Per quanto riguarda il profilo degli apprendisti, tra le principali priorità che emergono: avere un lavoro che diverte, che fa stare bene (per il 62,1% è molto importante), lavorare in un’organizzazione in cui i diritti dei lavoratori sono tutelati (60,7%) e scegliere un lavoro che consenta di divertirsi e godersi la vita (59,6%). Le caratteristiche meno prioritarie per gli apprendisti intervistati sono andare alla ricerca nel lavoro di obiettivi sfidanti (per il 21,7% è molto importante) e saper fronteggiare sul lavoro cambiamenti repentini (20,0%). In merito alle motivazioni del lavoro, le più importanti sono: il bisogno di sentirsi apprezzati e ricompensati per il lavoro che svolgono (per il 45,0% è molto d’accordo), è importante che gli altri scoprano davvero quanto valgono nel lavoro (31,8%), sarebbero più motivati se il loro lavoro fosse riconosciuto dagli altri (30,3). Gli apprendisti con più di 25 anni mostrano maggiore grado d’accordo agli aspetti legati al riconoscimento sul lavoro, e in special modo tra le donne e con più di 25 anni.