A cura di Claudio Gasparini
Si innamora delle Quattro stagioni di Vivaldi alle scuole elementari quanto la maestra aveva l’uso di mettere questi concerti del compositore italiano considerato tra i massimi esponenti del barocco musicale come sottofondo durante i compiti delle lezioni di storia e geografia. Inizia da qui il percorso di studi che porterà il ventottenne veronese Alessandro Bonato a diventare direttore d’orchestra. Inizia lo studio del violino all’età di undici anni presso il Conservatorio statale di musica Dall’Abaco di Verona. Si dedica successivamente a viola, perfezionandosi in viola barocca sotto la guida di Stefano Marcocchi, composizione e contrappunto. Studia direzione d’orchestra sotto la guida di Pier Carlo Orizio, Donato Renzetti e Umberto Benedetti Michelangeli. Nel 2016 debutta dirigendo “Il Flauto magico” di Mozart alla Royal Opera House Muscat, mentre con “La cambiale di matrimonio” di Rossini esordisce al ROF di Pesaro per il 150° anniversario della morte del compositore. Si impone giovanissimo all’attenzione internazionale conquistando il terzo premio alla Malko International Competition di Copenhagen nel 2018. È Direttore principale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana per il biennio 2021-2022. In Italia dirige l’Orchestra della Toscana, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo ed è regolarmente ospite de I Pomeriggi Musicali, mentre all’estero è ospite delle orchestre Danish National Symphony e della CRR Symphony di Istambul. Nella stagione 2021/22 debutta con la Filarmonica Toscanini, con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e al Musikverein di Vienna con la Wiener Concert-Verein. Nel 2022 fa il suo debutto al Macerata Opera Festival con una nuova produzione de “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini e dirige per la prima volta nell’ambito del Circuito Lirico Lombardo una felicissima edizione di “Norma” di Bellini. Nel 2022/23 è per la prima volta in Giappone, prima alla guida dell’Ensemble Kanazawa, per un programma mozartiano accanto al giovane prodigio della tastiera Mao Fujita, e successivamente della Tokyo Symphony Orchestra. È impegnato nella divulgazione musicale sui social media, una pratica che sviluppa durante il lockdown e che è molto apprezzata per originalità e competenza. Al Teatro Filarmonico di Verona dirige nel 2019 una produzione di Gianni Schicchi di Puccini oltre ai due capolavori di Cimarosa “Il Maestro di cappella” e “Il Matrimonio segreto”. Debutta all’Arena di Verona il 24 giugno 2023 al 100° Opera Festival con la direzione della prima de “Il Barbiere di Siviglia”. Un cammino già ricco di successi per il ventottenne direttore Bonato con un lungo e ambizioso percorso davanti.