A cura di Claudio Gasparini
L’impresa sociale ‘Diversamente in Danza’ nasce a Verona da un’idea della presidente dell’associazione Giorgia Panetto che dal 2003 crea coreografie e coinvolge ballerini abili e disabili. «Nasciamo – sottolinea – per fare laboratori, principalmente di danza con elementi di teatro, in collaborazione con 5 scuole del territorio: Caldiero, Grezzana, Caselle di Sommacampagna, Sant’Ambrogio e in città. Abbiamo attualmente una quindicina di partecipanti. I laboratori si caratterizzano per il fatto di essere inclusivi e aperti a tutti; nello stesso corso ci possono essere bambini, adulti, ragazzi che hanno fatto o non hanno mai fatto danza e persone con disabilità». La tecnica utilizzata della dance ability, rientrante nel grande gruppo della danza contemporanea, ha la caratteristica di permettere a persone molto diverse tra di loro di danzare assieme. L’improvvisazione è in quest’ambito una dote molto ricercata e rappresenta un plus che per un danzatore può essere importante soprattutto nel confrontarsi con corpi diversi da quelli standard. Il fatto di dover interagire con una persona che non è in grado di utilizzare le gambe offre degli stimoli in più al ballerino che si trova davanti alla necessità di creare delle soluzioni per poter danzare insieme. «Con le ragazze – continua Panetto – creiamo spettacoli che possono rappresentare la performance del gruppo o nuove proposte». Interessante quella della settimana scorsa nata dall’incontro di donne oltre i 40 anni che hanno avuto la possibilità di passare del tempo insieme ideando ‘Farfalle nello stomaco’ uno spettacolo coinvolgente durante il quale hanno proposto al pubblico le loro esperienze di vita: un modo per raccontarsi e riflettere sul proprio percorso, attraverso i testi della regista Giorgia Panetto. Per rendere lo spettacolo più intellegibile ognuna delle nove interpreti si è data un’etichetta rappresentando la fragilità, l’emancipazione, la nostalgia, il senso del tempo che passa, l’idea di donna matura e tranquilla, la saggezza. Il lavoro teatrale, tenutosi il 25 novembre, ha segnalato anche il problema della violenza di genere. «Non tutte le donne sono vittime di violenza conclamata – evidenzia Giorgia Panetto – ma tantissime hanno passato momenti in cui hanno sofferto per il semplice fatto di esser donna che nell’immaginario è debole. Da qui il messaggio dello spettacolo: la donna va bene così com’è sia che si senta ancora giovane a 40 anni o troppo vecchia. Importante è che impari ad accettarsi». Il lavoro teatrale ‘Farfalle nello stomaco’ nato nel 2018 ha partecipato al Festival del Teatro Inclusivo a Monza “Lì sei vero”. Eva ha vinto il premio come migliore attrice, Alessandra si è aggiudicata una menzione speciale per la sua interpretazione.