Consegnato il plico al sindaco di Verona
Consegnate dalla sede locale di LAV al sindaco di Verona, Damiano Tommasi, il plico di firme raccolte nelle scorse settimane di tanti cittadini scaligeri contro caccia selvaggia, alla presenza del consigliere Giuseppe Rea, delegato alla tutela degli animali del comune di Verona. “Ci auguriamo che venga emanata al più presto un’Ordinanza a tutela dell’incolumità pubblica così da evitare che il prossimo Piano regionale d’attuazione della Legge ‘caccia selvaggia’ metta a repentaglio la vita dei propri cittadini con il rischio concreto di diventare un bersaglio mentre fanno una semplice passeggiata. D’altronde la cronaca non lascia dubbi in merito: i cacciatori prima sparano poi controllano chi hanno centrato” ha dichiarato LAV subito dopo l’incontro con l’amministrazione della città scaligera. Il primo luglio 2023 è stato pubblicato in GU il Piano Straordinario per la Gestione e il Contenimento della Fauna Selvatica, un provvedimento reazionario, privo di qualsiasi legittimazione scientifica, che riporta indietro di secoli l’impianto gestionale degli animali selvatici nella nostra nazione. In particolare, grazie a questa lungimirante riforma, i cittadini italiani si imbatteranno in milizie di cacciatori armati fino ai denti, attivi giorno e notte nei parchi, nelle piazze e nelle strade della città, liberi di scegliere a loro piacimento tra silenziatori e visori notturni oppure arco e frecce. Grazie alla piattaforma online e ai banchetti tenuti in tutta Italia durante le Giornate Nazionali il 18/19 e il 25/26 marzo, sono state raccolte centinaia di migliaia di firme di cittadini in tutta Italia a dir poco sconcertati da questa prospettiva disastrosa. In queste settimane i volontari LAV stanno incontrando i Sindaci e i Prefetti di tutta Italia per testimoniare il dissenso dilagante nei confronti di questa legge e per richiedere di impedire l’esercizio dell’attività venatoria all’interno dei comuni da loro amministrati.