Quadro di collaborazione per garantire lo studio ai detenuti
Garantire pari opportunità di studio e formazione alle persone detenute, o in regime di limitazione della libertà individuale, permette loro un migliore reinserimento in società una volta estinta la pena. E’ questo l’obiettivo dell’accordo quadro di collaborazione approvato oggi dalla Giunta, su proposta degli assessori alle Pari opportunità Jacopo Buffolo e alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, per una sinergia tra Comune e Università di Verona al fine di programmare e sviluppare iniziative tese a promuovere il valore della cittadinanza attiva, responsabile e solidale sul tema dei diritti e di garantire l’opportunità di studio universitario alle persone in esecuzione della pena. Aderiscono all’accordo anche il Provveditorato Regionale dell’amministrazione Penitenziaria per il Triveneto, il Centro per la Giustizia Minorile per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano, il Centro Provinciale per l’istruzione degli Adulti (Cpia), il Garante dei Diritti delle Persone private della Libertà Personale, il Tribunale di Sorveglianza di Venezia, l’ufficio di Sorveglianza di Verona e l’ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Verona. Il progetto, proposto dall’Università di Verona, punta a garantire pari opportunità di studio per favorire l’esercizio del diritto alla formazione professionale superiore da parte di persone detenute nella ‘Casa 2 circondariale’ di Montorio, ovvero in regime di limitazione della libertà personale, in carico all’UEPE di Verona e Vicenza e al Centro per la giustizia minorile del Veneto. L’impegno del Comune sarà quello di assicurare il proprio supporto istituzionale nelle situazioni che lo richiederanno, facendosi da tramite con tutti gli attori coinvolti.