Tante le domande che i cittadini si pongono …
Mega incendio quello scoppiato ieri all’interno dello stabile del salumificio F.lli Coati ad Arbizzano, nel territorio del comune di Negrar di Valpolicella. Le fiamme hanno cominciato a divorare il nuovo capannone del complesso verso le 15.30 di ieri. Sul luogo si sono recati i Vigili del fuoco, che nel corso della giornata sono dovuti entrare in azione con 14 diversi mezzi. Colonne di fumo visibili anche a chilometri di distanza che hanno attirato l’attenzione di tutta Verona. La Polizia locale ha prontamente chiuso al traffico via Leonardo Da Vinci e via Valpolicella e dal Comune è stata emessa una nota che invitava i cittadini – a titolo precauzionale – a non esporsi in luoghi aperti e tenere gli infissi chiusi entro il raggio di un km dallo stabilimento Coati, non conoscendo la composizione della nube. Solo un ferito per il momento, un dipendente che per mettersi in salvo si è lanciato da una finestra, pare da otto metri di altezza, ed è stato trasportato in ambulanza dal Suem 118 all’ospedale di Borgo Trento. L’azienda nel giugno 2019 era già stata colpita da un altro incendio e nel frattempo ha già preso il via il lavoro dei tecnici dell’Arpav per monitorare la qualità dell’aria per verificare l’eventuale emissione di sostanze tossiche. Alla luce di quanto riportato sopra qualche domanda sorge spontanea nei cittadini di Arbizzano e Parona. Come è possibile che alle tre del pomeriggio, in pieno orario di lavoro, nessuno abbia visto da dove è partito il fuoco e non abbia fatto qualcosa per spegnerlo? L’Azienda non aveva predisposto un sistema adeguato in caso di pericolo? Dato l’odore nauseabondo e la ‘nebbia’ che copre tutto il territorio circostante, gli abitanti sono costretti a non arieggiare più gli ambienti per evitare – nei limiti del possibile – di respirare tutto quello (e non sappiamo cosa…) che si è sprigionato nell’aria. Cosa si deve fare? Ecco queste sono solo alcune delle domande che, legittimamente, ognuno di pone e per le quali si attendono risposte concrete e tempestive.