Parte di questo patrimonio donato alla città
Cos’hanno in comune il Piccole Principe e la basilica di Santa Anastasia? Le Pezze Pazze di Verona, quel gruppo di donne più o meno giovani che armate di ago, filo, forbici e tanta fantasia, danno forma alla creatività riciclando tessuti di vario tipo, e non solo. Ecco che da un disegno ne esce il rosone centrale della basilica di Santa Anastasia, che la storia del Piccolo Principe viene trasportata in una trapunta di stoffa, che le bustine del tè anziché essere buttate, vengono usate attraverso una particolare tecnica di patcwork per interpretare poesie e aforisimi di Alda Merini. In cinque anni di lavoro le Pezze Pazze, che grazie al Patto di sussidiarietà con il Comune hanno trovato casa al Centro di Riuso Creativo dove si danno appuntamento ogni lunedì mattina, hanno dato vita ad un vero e proprio tesoretto di creazioni, tutte diverse l’una dall’altra ma identiche nella passione con cui vengono create. Ora parte di questo patrimonio viene donato alla città per essere esposto nei luoghi pubblici e nelle sedi di associazioni, enti attivi sul territorio e nei centri di lettura pubblici. Il patcwork del Piccolo Principe andrà in Biblioteca Civica, altre opere saranno esposte negli spazi dell’associazione Le Fate, a Montorio dal Giardino di lettura e a Cancello dall’associazione il Filò. Tante altre sono pronte a trovare casa nei prossimi mesi, perchè l’attività delle Pezze Pazze non si ferma, anzi sta già lavorando al prossimo ambizioso progetto sulla figura della donna.