Traforo, filobus, ciclabili, nuova viabilità, spazi urbani
Il candidato ed ex sindaco Flavio Tosi ieri mattina in Cortile Mercato Vecchio, ha presentato le sue proposte su infrastrutture, trasporti e mobilità urbana. Presenti anche gli ingegneri Luciano Ortolani, Giampiero Cigolini e Ansel Davoli e l’architetto Gian Arnaldo Caleffi, in rappresentanza della squadra di tecnici e professionisti che hanno contribuito alla stesura del programma. Tosi è partito dal traforo, affermando che dopo che Sboarina ha annullato la procedura, sarà necessario ricominciare daccapo su varianti urbanistiche, progetto e gara. L’obiettivo però sarà proprio partire con lo stesso progetto a due canne e quattro corsie, ma da realizzare a stralci, perché rispetto al passato le possibilità finanziare sono diverse. Per quanto riguarda l’argomento filobus non sono mancate certo le critiche a Sboarina, è stato sottolineato infatti come l’attuale amministrazione abbia perso cinque anni. Per recuperare Ortolani ha parlato di necessità di cambiare i termini dell’accordo con il CIPESS. L’ingegnere Davoli ha illustrato le proposte su mobilità dolce e ciclabilità, che hanno un obiettivo: portare Verona nelle prime trenta città italiane per performance ambientali e qualità dell’aria, oggi nelle rispettive classifiche siamo 65esimi e 85esimi. Bisognerà realizzare davvero (e non solo annunciare) l’attuale biciplan di 24 itinerari e implementarlo con nuovi percorsi. Si pensa a piste ciclo-pedonali sulle alzaie dell’Adige, a sbalzo tra Ponte Pietra e i giardini della Giarina, o al ponte ciclopedonale tra Lungadige Teodorico e Lungadige Donadelli. Caleffi ha concluso sulla riqualificazione degli spazi urbani, anche tenendo conto del cambiamento climatico, dicendo che si prevede la ristrutturazione delle strade urbane esistenti, realizzando una nuova rete di smaltimento delle acque meteoriche da dimensionare in base alle nuove e più consistenti precipitazioni atmosferiche. Contestualmente si piantumeranno alberi e siepi, trasformando le strade soleggiate in viali alberati che contrastino le isole di calore.