Numerosi i tentativi di confronto, ma nessuna risposta dal Rettore
Sono state due le PEC scritte al Rettore dell’Università degli Studi di Verona Pierfrancesco Nocini da parte della sezione veronese UNIDAD, ma le risposte non ci sono state. Sembrerebbe che il Rettore non abbia intenzione di confrontarsi con il Movimento studentesco universitario nazionale che ha come obiettivo il mantenimento della didattica mista negli atenei italiani e che ha partecipato anche agli incontri organizzati dall’On. Iovino con le rappresentanza degli studenti, per verificare la richiesta di mantenere la didattica in remoto, la registrazione delle lezioni e di sostenere gli esami online. Quest’ultime sono le richieste motivate dalla situazione di svantaggio in cui versano molte categorie di iscritti all’università: si parla di studenti caregiver familiari (ex legge 205/2017), di studenti disabili, studenti con DSA, di studenti lavoratori, di studenti single con figli piccoli, di studenti fuorisede e pendolari, di studenti in difficili situazioni economiche. Tutte categorie che con la DAD hanno trovato un modo per continuare agevolmente i propri studi e che il ritorno alla sola modalità in presenza andrebbe di nuovo a sfavorire. L’On Iovino è il primo firmatario della legge di recente approvazione che consente di iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea, finalmente anche in Italia. Nell’attesa di una risposta dal rettorato di Verona, UNIDAD locale continua la raccolta firme attivata a gennaio, che ormai ha oltrepassato le 1700, https://www.change.org/p/rettore-dell-universit%C3%A0-degli-studi-di-verona-pier-francesco-nocini-mantenimento-della-dad-integrata-ad-univr e si prepara per partecipare alle prossime elezioni per i rappresentanti degli studenti con una sua lista.