A cura di Claudio Gasparini
Villafranchese ‘de soca’. Carla Massagrande è nata in via Pace, nella casa a fianco di quella del Trattato dove si firmò l’armistizio tra l’imperatore Francesco Giuseppe e il re di Francia Napoleone III. Già alla scuola media aveva idee chiare sul suo futuro: voleva diventare una maestra. Invece di iscriversi all’Istituto Magistrale su consiglio dei genitori frequenta il liceo scientifico. All’ Università a Verona si laurea in materie letterarie con indirizzo artistico discutendo una tesi sperimentale che univa prosa e teatro. La scelta dell’indirizzo artistico non era stata casuale; ancora studentessa liceale era entrata a far parte della compagnia teatrale ‘L’Orizzonte’ e in seguito della compagnia ‘Aurora’. Fresca di laurea ecco il primo incarico del Provveditore: docente di cultura generale per il corso Allievi Agenti presso la Caserma di Polizia a Peschiera. «Un’esperienza particolare e significativa – ricorda Carla -, ma molto impegnativa. Le classi brillavano per la disciplina, ma erano molto variegate con allievi diplomati, altri iscritti all’università, altri con il diploma di terza media e non era facile impostare l’attività didattica». Dopo dieci anni di insegnamento in istituti tecnici e licei approda alla scuola media dove ancora insegna con passione ed entusiasmo. «Una fascia di età che permette ancora di lasciare un segno». Si sposa e va ad abitare a Povegliano. Dopo la nomina a Presidente del Comitato di gestione della biblioteca, fonda, assieme ad altri amici l’ ‘Associazione Acropoli – proposte per la Cultura’ a cui sarà affidata dall’Amministrazione Comunale la gestione dell’Università del Tempo Libero. Per 25 anni ha organizzato, assieme ad altri soci volontari, l’UTL ricevendo il plauso non solo dalle Amministrazioni che si sono avvicendate a Povegliano ma anche dalla Regione che ha premiato la loro attività annoverando l’Università del tempo libero locale tra le migliori del Veneto. «Tengo a sottolineare che questa attività è basata sul volontariato che mira al benessere della comunità e che offre occasioni per socializzare. Il nostro obiettivo era creare occasioni e attività per utilizzare il tempo libero nella maniera migliore, per approfondire le proprie conoscenze, per il benessere psicofisico, per ritrovare la manualità con laboratori di ricamo, di pittura, di filet, per dare seguito a quel sogno nel cassetto e imparare a suonare uno strumento. Sono fiera e orgogliosa di quanto sono riuscita a realizzare in questo quarto di secolo – conclude Massagrande -; un grazie ai tanti ‘compagni di viaggio’, che hanno saputo credere in quello che si proponeva, a mio marito e ai miei figli che mi hanno appoggiata e sostenuta in tutte le attività, incitandomi nei momenti più difficili».