«Per incentivare i renitenti alla terza dose (che non sembrano decollare) e soprattutto per convincere le persone allergiche ai greggi e ai popoli bue, che i media prezzolati hanno etichettato come populisti, negazionisti, terrapiattisti, novax, fascisti, egoisti e irresponsabili, i registi della campagna di vaccinazione mondiale, dicono di fidarsi della scienza. A parte il fatto che la fede cieca nella scienza vale a dire quell’attribuzione totale di fiducia nelle scienze fisiche e sperimentali al punto di attribuire loro capacità divinatorie a scapito di ogni altra forma di sapere puzza di presunzione e dogmatismo, il problema è che i primi a non credere alla scienza sono esattamente gli stessi che producono i vaccini e chi gli inietta. Tanta è la fede nella scienza che i punturatori seriali e le aziende farmaceutiche hanno preteso ed ottenuto dallo Stato uno ‘scudo penale’ nel caso di reazioni avverse. Il DL 44/2021 ha previsto un unico articolo (Art.3) in relazione alla “Responsabilità penale da somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2”, composto da un solo comma. In esso viene esclusa la punibilità in relazione sia all’omicidio colposo (Art.589 del Codice Penale) sia alle lesioni personali colpose (Art.590 del Codice Penale) conseguenti alla somministrazione di un vaccino anti-Covid avvenuta durante la campagna vaccinale straordinaria. Se i vaccini sono scientificamente innocui e sicuri, perchè pararsi il deretano dietro uno scudo giuridico da nobel legislativo?»
Gianni Toffali