Ma arriva il chiarimento di Bruno Pisciotta, capo di Stato Maggiore dell’Esercito
Una circolare proveniente dal capo di Stato Maggiore dell’esercito Bruno Pisciotta e indirizzata ai comandi di vertice su personale, addestramento, impiego e sistemi d’arma, che però è trapelata e le parole contenute hanno destato qualche preoccupazione tra i cittadini. Si parlava ovviamente dell’attuale situazione Russia-Ucraina, che ormai ha coinvolto tutto il mondo, ma si faceva riferimento anche all’esercito italiano: “il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni e che tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale ready to move, senze vincoli di impiego operativo, anche ricorrendo all’istituto del ‘comando’. Tale linea d’azione rappresenta una priorità”. Innegabile che queste parole possano far pensare alla necessità di avere i militari pronti, in caso di partenza per la guerra. Ma dopo la notizia della circolare trapelata, è arrivato subito il chiarimento da parte del Capo di Stato Maggiore che ha sottolineato come questo genere di disposizioni siano di carattere routinario ed esclusivamente ad uso interno all’esercito. I militari devono sempre essere pronti in caso di qualsiasi evenienza, ma è inutile negare che ora più che mai, lo stato di allerta è alto, considerando che la situazione non sembra migliorare su nessun fronte.