«Inaccettabili code di anziani in attesa al freddo. Il territorio veronese è pronto per il piano di Figliuolo?»
«Non si può pensare di gestire la ‘coda’ invernale della campagna vaccinale con le stesse modalità attuate in primavera e in estate. Le attuali temperature esterne massime di 6-8 gradi centigradi (letteralmente da frigorifero) richiedono la predisposizione di spazi o locali riscaldati nei quali i cittadini, specie quelli più anziani, possano attendere (possibilmente non ammassati) il proprio turno. O, in alternativa, la svolta che come Sindacato dei Pensionati chiediamo da mesi per il coinvolgimento massivo dei medici di medicina di base, una questione che si trascina da ormai un anno. Chiediamo quindi – continuano dallo SPI – all’Ulss e ai Comuni di attivarsi per scongiurare il pericolo che le scene che abbiamo visto a Bussolengo con tante persone in coda al freddo per ore e ore diventino usuali nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, perché rappresentano un vero e proprio disincentivo alla vaccinazione».