La proposta del Comune per definire le necessità. Martedì 13 dicembre un incontro per riflettere e tirare le fila della situazione attuale
Dieci anni fa Francesco Pinna, operaio di 20 anni, moriva a causa del collasso del palco del PalaTrieste, dove in serata c’era in programma un concerto con migliaia di persone. Da allora, sul tema della sicurezza nel mondo dello spettacolo, qualche passo è stato fatto, ma la strada è ancora lunga. Lo sa bene la Fondazione Centro Studi Doc di Verona, impegnata da tempo per diffondere l’importanza della sicurezza e della legalità in tutti i luoghi di lavoro. Tanto più in un settore, quello dello spettacolo, con condizioni sempre diverse e dove la sicurezza dei lavoratori si intreccia con quella di pubblico e spettatori. Di tutto ciò si rifletterà nel simposio, patrocinato dal Comune, in programma martedì 13 dicembre al Teatro Fonderia Aperta, in via del Pontiere 40/a, con esperti dei diversi ambiti interessati alla tematica. “Ringrazio gli organizzatori per l’opportunità – afferma l’assessore al Lavoro Michele Bertucco-. Purtroppo nel mondo dello spettacolo il lavoro atipico è quasi la normalità, una condizione che va assolutamente regolata, tanto più in una città come Verona. Come Amministrazione cercheremo il confronto con gli altri enti per portare avanti un protocollo in cui sia siano scritte nero su bianco le necessità dei lavoratori, in vista di regole certe”. Tre le tavole rotonde a partire dalle ore 15 su ‘Tutelare il lavoro atipico’, ‘Nuove lavoratrici e lavoratori’, ‘Legalità e sicurezza nello spettacolo’.