Indagini della Polizia provinciale a caccia di tracce e dna. I cittadini hanno paura e chiedono protezione
L’allarme lupi non si arresta. La settimana scorsa, sono stati gli artefici di una carneficina che ha coinvolto l’asinella di 20 giorni azzannata a morte e la madre di 5 anni, ferita alla coscia, presso la fattoria didattica ‘Leso’. Le prove finalmente ci sono grazie alla fototrappola installata dai due fratelli. Questa presenza, fa vivere agricoltori e non solo in una situazione di potenziale pericolo, anche perché luoghi come la fattoria didattica, sono frequentate da centinaia di persone al giorno, compresi numerosi bambini. Gli interrogativi che si collegano alla presenza dei lupi, sono molti. Ci si chiede, dove questi animali trovino rifugio durante il giorno, oppure come si cibano. I pochi esperti del settore non si stupiscono della presenza in pianura di canidi selvatici. Ora la Polizia della Provincia di Verona, competente per materia e che col Servizio Veterinario dell’Ulss 9 e i carabinieri forestali si muovono su denuncia di chi ha subito danni ad animali d’allevamento, per scoprire una volta per tutte le soluzioni da adottare per togliere l’incubo lupi nel paese.