Le strutture temono di chiudere. Si chiedono aiuti al Governo
Le 72 case di riposo presenti in tutta la provincia veronese, dopo il periodo pandemico si trovano a fare i conti con il caro bollette. Le cifre sono triplicate e nell’aria, si avverte la paura di ipotetiche chiusure. Manuela Tommasi presidente della casa di riposo di Villafranca, ma anche coordinatrice della Conferenza delle Ipab che riunisce dieci strutture pubbliche per anziani per 1.100 posti letto nella parte Ovest della città, sta cercando delle soluzioni ad hoc per quelle persone fragili che, se le strutture dovessero chiudere, si ritroverebbero ad essere un ‘peso’ in più per quelle famiglie che non sapranno farsene carico. Questo fattore inoltre, potrà avere delle ripercussioni anche sul sistema sanitario, in quanto sempre più persone si rivolgeranno agli ospedali. La situazione è uguale anche nelle strutture private che da sempre, chiedono aiuti al Governo. Alcune strutture per anziani, sono riuscite ad ottenere la rateizzazione delle bollette, ma i bilanci purtroppo restano sempre negativi.
Occorrono quindi contributi straordinari come quelli arrivati dal Governo ed erogati dalle Regioni in tre tranche durante il Covid. Non risolveranno la situazione vero, ma serviranno per far respirare gli enti.