L’Amministrazione controbatte
Dopo la grande affluenza registrata a Ferragosto, torna la polemica in merito al grande caos che si crea per visitare la Casa di Giulietta. Dopo il malcontento registrato dai turisti, l’Amministrazione ha deciso di rispondere nuovamente alla questione. La nota rilasciata dal Comune sottolinea che la Casa di Giulietta rientra nel ventaglio di scrigni d’arte de ‘I MUV – I Musei di Verona’ ed è tra i luoghi di pellegrinaggio laici più visitati al mondo. Secondo la piattaforma Preply, però, è anche l’attrazione che ha più deluso le aspettative dei turisti: un evidente passo falso, visto che il Cortile e la Casa di Giulietta sono luoghi culturalmente densi di significato, che non possono essere comparati a parchi di divertimento o a siti naturalistici. Basterebbe questo per mettere un punto alla questione, ma leggiamo i dati. A far storcere il naso ai turisti, in base all’analisi dei giudizi, sono le lunghe code da affrontare prima di accedere all’edificio, spesso anche solo per scattare una foto con la famosa statua dell’eroina shakespeariana al centro del cortile. È bene specificare però che la delusione registrata non dipende dallo stato di conservazione di cortile ed edificio, né dai servizi offerti, bensì resta nel perimetro della gestione dei flussi che tocca i 170.000 ingressi mensili, come registrato nel mese campione di dicembre 2022, divisi tra i visitatori del museo Casa di Giulietta e tra chi è interessato a entrare solo nel Cortile. Instituire un ingresso diverso dall’uscita può sembrare una soluzione semplice se non si ha ben presente la conformazione degli spazi.
LE PAROLE DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA E AL TURISMO
“La notizia che è stata ripresa dai media, relativa alle pessime recensioni dei visitatori del Cortile di Giulietta, non mi sorprende – spiega Marta Ugolini, assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Verona -. Da subito la nostra amministrazione ha preso carico del tema della gestione del Cortile di Giulietta. È un luogo che ancora oggi non è sotto la proprietà di nessuna azienda, organizzazione o ente specifico, ma si tratta di una comproprietà su cui insistono dei luoghi culturali, attività commerciali e attività varie e molto intensamente visitato. I flussi turistici di questi giorni ce lo testimoniano. Da novembre abbiamo iniziato ad avviare un dialogo con tutti i portatori d’interesse che insistono sul sito turistico, dove c’è anche un Museo del Comune di Verona e abbiamo sperimentato modalità di accesso nuove. Stiamo mettendo a punto una soluzione di entrata, che tenga conto dei flussi. Abbiamo considerato le recensioni, i dati. Passare dall’immaginare una soluzione a metterla a terra, per quanto riguarda i suoi aspetti giuridici, fiscali, amministrativi e legali e che tutti possano essere soddisfatti non è un passaggio breve. Con l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e una task force del Comune di Verona ci stiamo lavorando e contiamo di arrivare presto a una soluzione che il prossimo anno metta le aree di Giulietta tra le più apprezzate della città, questa volta senza riserve. Nel frattempo sono a New York a partecipare a un’iniziativa di formazione della Harvard University finanziata da Bloomberg Philanthropies e dedicata alla leadership delle città. E qui hanno ribadito che sperimentare e usare i dati per decidere è il metodo per portare il cambiamento nelle città di oggi. Andiamo avanti”.