In Italia gli adulti che leggono tre libri l’anno sono solo il 15%
E’ il ‘Patto di Verona per la lettura’, un protocollo d’intesa sottoscritto tra Comune e, ad oggi, 73 soggetti pubblici e privati, rappresentativi di associazioni, reti e sistemi della filiera del libro e della lettura veronese. L’obiettivo è quello di fare rete con la città, impegnando le parti ad attuare, in modo trasversale, azioni di promozione del libro nel rispetto del diritto di tutti alla lettura. Si tratta del primo passaggio per consentire a Verona di ottenere, da parte del Centro per il Libro e la Lettura, d’intesa con l’ANCI, la qualifica di ‘Città che legge’ 2022-2023. Per ottenere il titolo, infatti, i Comuni virtuosi si devono proporre come centri di promozione della lettura con l’obiettivo di superare le disuguaglianze culturali e di contrastare le povertà educative. Con il Patto il Comune si impegna a ricoprire il ruolo di coordinamento delle iniziative. Per ottenere il riconoscimento, inoltre, l’amministrazione locale deve: garantire la presenza di una o più biblioteche di pubblica lettura regolarmente funzionanti, oltre all’esistenza di una o più librerie private. Ancora, l’ente locale, assieme a scuole, biblioteche, associazioni cittadine, deve aver partecipato ad uno dei progetti nazionali del Centro per il Libro e la Lettura. L’ottenimento della qualifica e il conseguente inserimento nell’elenco delle città che leggono, consente al Comune di partecipare ai bandi specifici che il Centro per il Libro e la Lettura pubblica annualmente per attribuire contributi economici, premi e incentivi ai progetti più meritevoli presentati.