Assenze pesanti in casa gialloblù e difesa da reinventare. Mai perse due gare consecutive, tre con quella di Coppa Italia
Ultimo turno prima della pausa imposta dalle festività e ultima partita prima della fine del girone d’andata. Verona e Fiorentina si affronteranno nel tardo pomeriggio, alle ore 18.30 al Bentegodi con stati d’animo completamente opposti. Sì, perché la viola è reduce da un momento di splendore unico: c’è la certezza Vlahovic in attacco, l’uomo più forte fin qui, e la consapevolezza che con il duro lavoro di mister Italiano, a prescindere da come finirà la stagione, sarà un successo. Periodo diverso invece per i gialloblù, reduci dalla sconfitta contro il Torino dell’ex Juric, che ha lasciato strascichi pesanti. Tudor infatti, dovrà fare i conti con ben due squalifiche in difesa, quelle di Magnani e Ceccherini, sapendo che anche Dawidowicz, Gunter e Kalinic, saranno ai box per infortunio. I tre centrali dovrebbero quindi essere Casale, Cetin e Sutalo, gli unici rimasti per proteggere la porta di Montipò. A centrocampo, titolarissimi sulle fasce Lazovic e Faraoni con Veloso-Tameze nel mezzo e con Ilic pronto a subentrare, in caso di necessità. L’assenza più pesante rischia di essere quella di Barak sulla trequarti, come nella scorsa partita. Le sue condizioni sono ancora da valutare. Davanti i soliti Simeone e Caprari. Vincenzo Italiano, dall’altra parte, dovrebbe sostituire lo squalificato Biraghi con Terzic e ridare spazio a Duncan al posto di Maleh. Ancora out Dragowski, in porta c’è Terracciano con davanti a lui Odriozola a destra e Milenkovic-Quarta centrali. Inamovibili Bonaventura, Torreira e Vlahovic, ai cui lati dovrebbero giocare Gonzalez e Callejon, insidiati da Saponara.