Venerdì 1 luglio e domenica 3, due giornate per fare memoria
Era il 2 luglio 1972, una domenica afosa, a Verona. In Via Rigaste San Zeno, alcuni locali al piano terra di un edificio, allora di proprietà dei Salesiani, venivano usati come deposito da un gruppo di ragazzi con alcuni adulti dell’Operazione Mato Grosso. Durante l’Eucarestia domenicale, alle preghiere dei fedeli una persona pregò ‘per i ragazzi che dormono sulle panchine della Stazione dal momento che non hanno casa’. La risposta corale fu: “falli venire qui e ci adatteremo”. Sopra il deposito c’era una soffitta di sette stanze non utilizzata, di cui si usufruì. Nacque così quella che in seguito i ragazzi avrebbero chiamato la ‘Comunità dei Giovani’ di Verona. Il Pronto intervento diventò un punto di riferimento per tutti quei giovani che non avevano fissa dimora. Esso si trasformava, nel 1973, in Comunità alloggio. Con il trascorrere del tempo i punti di accoglienza passarono da uno a quattro. Nel 1979 nasce la Comunità Terapeutica Agricola di Pian di Festa. Nel 1987 si trasferì nell’attuale sede, di proprietà dei Salesiani, ad Albarè di Costermano, trasformandosi in seguito in Cooperativa. E ad Albarè ha sede anche l’Associazione di volontariato Comunità dei Giovani – Oltre il Confine, presieduta da don Paolo Bolognani, sacerdote salesiano, figlio spirituale del fondatore don Sergio Pighi, grande testimone della chiesa veronese, mancato nel 2020. Per fare memoria dei 50 anni della Comunità dei Giovani, venerdì 1 luglio, alle 20,30, si terrà un momento di riflessione nella soffitta di Via Rigaste San Zeno. Domenica 3 luglio i festeggiamenti culmineranno nella Santa Messa che ricorderà il fondatore, don Sergio Pighi, e tutti i volontari saliti in Cielo. Sarà celebrata, alle ore 9:30, da don Paolo Bolognani, nella chiesa della Comunità dei Giovani ad Albarè di Costermano, in Località Villa, 8.