Interviene l’Amministrazione
È la fascia di popolazione chiaramente più fragile, che con l’innalzamento dell’età è sempre più esposta a problematiche, in primis la solitudine. Questa la fotografia che ben rappresenta i circa 2600 nuclei di ultra 65enni che complessivamente ricevono supporto, con servizi e interventi di assistenza diversi dal Comune di Verona. Da oltre vent’anni, in collaborazione con le associazioni del territorio, l’Ente infatti opera per creare quella rete di servizi fondamentali per i cittadini meno giovani, che vanno dalle pulizie nelle abitazioni alla cura della persona in carico, e ancora dal sostegno sanitario alla realizzazione di piccoli interventi di manodopera. Nell’anziano, infatti, lo sviluppo della depressione e delle difficoltà ad essa collegate è spesso da ricercarsi in un contesto relazionale povero di interazioni famigliari regolari, dove la quotidianità è impostata su isolamento e mancanza di un aiuto parentale adeguato. A questo si aggiungono, in alcuni casi, anche difficoltà di tipo economico, che aggravano la chiusura e la mancanza di voglia di socialità. Aspetti diversi e complessi, che abbracciano una fascia di popolazione sempre più ampia. “Abbiamo un migliaio di persone assistite, costantemente monitorate dai Servizi sociali – spiega l’assessora alla Politiche sociali Luisa Ceni –. Si tratta delle persone più sole e più fragili. La solitudine, infatti, è il problema principale dell’anziano che si accresce nel periodo estivo, quando le famiglie sono in vacanza mentre l’anziano resta a casa. L’attenzione del Comune resta alta, con un monitoraggio costante, non solo per quanto riguarda il loro stato di salute ma anche per dare loro aiuto nella cura quotidiana, fatta spesso di piccole cose, come una telefonata, un aiuto in casa o trascorrere alcune ore con loro, per non farli sentire isolati”.
VERONA CITTÀ PER GLI ANZIANI
Parla Adriano Filice di Spci Cgil
“Verona è una città con molti anziani destinata ad invecchiare ulteriormente in modo molto veloce. Ad oggi in città vivono 65.708 persone con più di 65 anni di età (pari al 25,7 % della popolazione) e altre 23.930 persone con più di 80 anni (un altro 9,4% della popolazione). Il dato più significativo che ci dà la misura del bisogno di servizi derivante dal fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è quello dei percettori di indennità da accompagnamento che a Verona sono 6.875, in crescita rispetto agli anni precedenti. Pur apprezzando l’impegnò del Comune di Verona per i servizi offerti alle persone anziane con forti problematiche e alle persone disabili, siamo nella condizione e nella necessità di pensare a servizi ancor più estesi e da potenziare in vista delle dinamiche che ci attendono. È dunque opportuno e necessario spostare progressivamente significative risorse sull’area di spesa sociale perché i bisogni nei prossimi anni saranno maggiori. L’assistenza domiciliare dovrà coprire molto più persone rispetto a quelle che oggi vengono assistite a domicilio anche perché la prospettiva del ricovero presso le case di riposo è attualmente molto problematica. Oggi ci sono oltre 1.300 famiglie in attesa di inserire un proprio caro all’interno di una casa di riposo. Dobbiamo puntare a potenziare fortemente la domiciliarità espandendo la portata dei servizi attuali e pensandone di nuovi in un’ottica di integrazione socio-sanitaria. È necessario un grande impegno sulle assistenti domiciliari, sia sul versante dell’incontro domanda offerta, sia su quello della formazione. Pensare a centri anziani sempre più estesi che diventino luoghi per un invecchiamento attivo e per favorire la socialità. Centri diurni per disabili. Estendere la rete di servizi per chi soffre di Alzheimer. È necessario pensare ad una città a misura di anziani in cui gli over 65enni vengano visti sempre di più come una risorsa importante. Già oggi basti vedere il grande impegno che si sviluppa nel volontariato e le migliaia di ore dedicate agli alti. Tale ottica di sviluppo deve procedere di pari passo anche nell’abitare, nei trasporti, nella riqualificazione dei quartieri, nella dotazione di verde pubblico e di servizi di vicinato, e nel fondamentale aiuto che siamo chiamati a fornire a chi fatica a muoversi da casa”.