Concluso a Tregnago il quinto e conclusivo appuntamento organizzato dal GAL Baldo-
Lessinia
Un tavolo di ascolto e di confronto per analizzare punti critici, debolezze e fragilità del
territorio montano scaligero, ma anche per immaginare e condividere progetti, idee e soluzioni per il prossimo futuro. È questo il significato più profondo dell’iniziativa ideata dal GAL Baldo-Lessinia che si è conclusa a Tregnago con l’ultimo di cinque incontri iniziati lo scorso 28 novembre. Cinque tappe, collocate all’interno di cinque macro aree, alle quali sono stati invitati 39 sindaci, amministratori locali e soci e partner privati del GAL con lo scopo di fornire anche un puntuale aggiornamento sullo stato di avanzamento del Programma di Sviluppo Locale in corso, 2014-2022, e sulle tempistiche della nuova Programmazione, il cui Piano Nazionale di Sviluppo è stato approvato a inizio dicembre dall’UE. Tra le tematiche evidenziate in tutti e cinque gli incontri c’è la volontà di creare e incentivare la nascita di servizi sui territori montani per evitare, prima di tutto, lo spopolamento e l’invecchiamento rapido della popolazione. Per farlo, da più voci, è emersa la necessità di ricostruire piccole reti sociali, di comunità, attraverso il potenziamento di iniziative nel campo dell’istruzione, dei servizi socio-sanitari, dei trasporti, della telemedicina e quindi delle infrastrutture, in particolare delle reti di connessione telefonica e web. “Da queste cinque serate di confronto sono emersi chiaramente alcuni temi urgenti e trasversali a tutto il territorio montano” ha dichiarato il presidente del GAL Baldo-Lessinia Ermanno Anselmi.