Nel 2021 nella Regione la quota di giovani che non studiano né lavorano diminuisce
Anche se ancora non possiamo lasciarci indietro le difficoltà sofferte con la crisi pandemica, il Veneto raggiunge nel 2020 i target europei fissati per l’Italia in campo di istruzione e mira a quelli per il 2030. Nel 2021 il tasso di abbandono scolastico prematuro è già pari al 9,3%, quando l’obiettivo per il 2030 è di arrivare a un indice inferiore al 9%, mentre la quota di 30-34enni con laurea è in crescita e pari a quasi il 31% contro il 26,8% dell’Italia, lontano però dall’obiettivo europeo del 50%. Bene anche la situazione dei Neet in Veneto: nel 2021 la quota di giovani che non studiano né lavorano diminuisce, anche se non recupera il livello pre pandemia, e registra la quota più bassa rilevata fra tutte le regioni italiane. L’istruzione rappresenta un vantaggio in termini di maggior probabilità di lavorare e quindi anche di minor rischio di povertà o di esclusione sociale: a fronte del calo del tasso di occupazione complessivo della popolazione 15-64 anni con la crisi sanitaria, il tasso di occupazione dei laureati continua a tenere mentre quello dei diplomati diminuisce.