Cgia espone dati preoccupanti dovuti alla Pandemia, caro-bollette e guerra
Cgia, il sindacato di Artigiani e Piccole imprese con sede a Venezia, ha dichiarato che il mondo del lavoro autonomo sta ormai vivendo una lenta agonia. Gli effetti economici provocati dal Covid sono stati pesantissimi e a dir poco devastanti, i dati mostrano che dal febbraio del 2020 i lavoratori indipendenti sono diminuiti di 215 mila unità. Numeri che mostrano senza alcuna ombra di dubbio, quanto il Covid abbia deteriorato il quadro economico e in questi 2 anni sono stati colpiti in particolare modo i lavoratori più fragili, la parte più debole del nostro mercato del lavoro. Ovvero, gli artigiani, i piccoli commercianti, le partite Iva, tanti giovani liberi professionisti che a fronte dei ripetuti lockdown e della conseguente caduta dei consumi interni sono stati costretti a gettare definitivamente la spugna. Tuttavia, Cgia sottolinea che i lavori dipendenti sono aumentati, quindi non è da escludere che fra coloro che hanno chiuso la propria attività, alcuni siano rientrati nel mercato del lavoro, facendosi assumere come dipendenti. Ma non solo, perchè anche l’aumento esponenziale dei prezzi ha creato un gap profondo e come riportato dal Sindacato è importante ricordare che il 70%circa degli artigiani e dei commercianti lavora da solo, ovvero non ha né dipendenti né collaboratori familiari, moltissimi artigiani, piccoli commercianti e partite Iva stanno pagando due volte lo straordinario aumento registrato in questi ultimi 6 mesi dalle bollette di luce e gas. Dati non confermati, ma presunti, mostrerebbero che anche l’avvento della guerra in Ucraina abbia peggiorato ulteriormente la situazione. Un quadro davvero complesso che necessita di soluzioni e da più di un anno la CGIA chiede sia al Premier Draghi che ai governatori di aprire un tavolo di crisi permanente a livello nazionale e locale.