Prima doppietta per il croato e tanta voglia di riscatto per lui
Quattro punti nelle prime due partite per il nuovo tecnico dei gialloblù Igor Tudor. Prima la vittoria contro la super Roma di Mou che ha fatto conquistare i primi 3 punti stagionali e poi il pareggio in casa della Salernitana che, per come si era messa la gara, vale oro. Ora il campionato dell’Hellas deve proseguire in questo modo: con costanza e continuità di risultati e prestazioni. Dopo gli acquisti di Simeone e Caprari che hanno dato un po’ di vitalità in più al reparto offensivo, la sorpresa più grande è rappresentata da Nikola Kalinic, fresco di doppietta, la prima in gialloblù. Un attaccante in più, meritevole dello status di titolare, e in potenza capace di segnare gol pesanti, e magari di avvicinarsi quanto più possibile alla doppia cifra. Una rondine non fa primavera, è vero, com’è altrettanto vero che due indizi fanno una prova. Sì, perché l’endorsement ripetuto di Tudor, che dal suo insediamento in panchina ha più volte ribadito la propria stima per Kalinic, si è tradotto repentinamente nella miglior prestazione dell’attaccante croato in maglia Hellas. Che fosse questa la scintilla di cui aveva bisogno per sbloccarsi mentalmente e scrostare quella patina d’opacità che ha sin qui accompagnato la sua esperienza veronese? Sarà il tempo a dirlo, ma una prima risposta c’è stata e ora il Verona, vuole