“Il tratto è pericoloso e buio”
“Già abbiamo dato mandato ai nostri legali e periti, per ricostruire la dinamica dell’incidente, e ai nostri architetti se ci sono concause della strada, e siamo vicini alla famiglia del giovane, per far sì che si arrivi a una pena giusta per i responsabili della morte di Chris”. A parlare il presidente Alberto Pallotti e il vicepresidente Biagio Ciaramella dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada Odv, e dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv, insieme ad Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv. Le associazioni hanno espresso grande preoccupazione per le condizioni della strada dove, è stato investito il 13enne Chris Abom. Sul luogo della tragedia si è recato il presidente Alberto Pallotti, notando: “che era in atto un grande dispiegamento di forze per pulire il bordo della strada dall’erba alta che lambisce il passaggio dei veicoli. Quella strada pericolosa, buia, è un dato oggettivo. Purtroppo i lavori di pulizia sono arrivati tardi. Quando accadono le tragedie dobbiamo interrogarci sul perché accadono”. Le associazioni proseguono sottolineando che: “Chris è morto a causa di un comportamento sbagliato e folle di un guidatore, favorito da una situazione di oggettivo pericolo, già segnalato più e più volte all’Amministrazione. Un pericolo noto, che non andava ignorato. Negrar non brilla per sicurezza della viabilità, purtroppo. Il lungo ‘Progno’ che costeggia la strada principale di accesso alla cittadina è una questione annosa, spinosa, che oggi non permette di allargare un’arteria che a tratti è molto pericolosa, inadatta completamente ai pedoni, alle bici. La progettazione è stata assolutamente inadeguata, non ha tenuto conto di tutti i fattori. Forse – concludono – Chris poteva essere visto ed evitato se la manutenzione fosse avvenuta puntuale, e il tratto pulito adeguatamente come ora è avvenuto. Troppo tardi, ma forse così può salvare altre vite che sono in pericolo tuttora. L’Amministrazione cittadina cerchi una soluzione per mettere in sicurezza una situazione, non basta comunque pulire dove manca completamente lo spazio per passare, i pedoni sono sempre a rischio in quella zona”.