Pietro Vanessi, veneto di nascita ma che risiede a Roma da tantissimi anni, è un consulente pubblicitario e docente in comunicazione allo IED di Roma, oltre che condurre dei corsi di satira ed Art Direction in tutta Italia. È anche un abile scrittore e di recente è stato pubblicato ‘Limortaccisua’, una raccolta di oltre cento vignette, disegnate nell’ultimo decennio dall’autore, sul personaggio della ‘Morte Nasona’: una Morte implacabile e cinica, ma anche buffa, divertente e sbadata.
Un libro ‘black humor’ intervallato da 9 racconti i cui rispettivi autori, con la ‘Morte’ hanno avuto qualcosa a che fare.
«Scelta coraggiosa la mia, oltre che un po’ folle - inizia a raccontare Pietro Vanessi -. Ma mai come in questo lungo periodo di infelicità e terrore nei riguardi della morte, il mio libro nasce proprio come un esorcizzare questa minaccia. Prendersi gioco della morte come estremo e, forse, ultimo tentativo di non farsi intrappolare da questa ondata di paura che avvinghia cuore e pensieri, è un rimedio a non cedere alla sua spietatezza, se nel mondo, la sola pandemia in 1 anno e mezzo ha ucciso quasi 4 milioni di persone».
Dove nasce l’ispirazione satirica e i personaggi che disegna?
«Sono domande a cui non è semplice rispondere, in quanto è il quotidiano che mi ispira i personaggi che disegno e coprono un'area di interesse particolare della mia vita: quella quotidiana, dato che si occupano di esistenza, sesso, problemi di coppia, zen, morte ed altro ancora».
Ma a Pietro Vanessi fa paura la morte?
«No! Non ho paura della Morte in se stessa, ma il dolore che potrebbe portare con sé. La Morte io la rispetto tantissimo e ci scherzo amorevolmente, ma sia chiaro che ho un atteggiamento sempre di grande rispetto nei suoi confronti, perché con lei non si può scherzare troppo.»
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Limortaccisua. Le vignette senza pietà della Morte Nasona di Pietro Vanessi – Officina Grafica Verona – Pag. 186 - €. 14.00