Flavio Tosi scende in campo e si candida a primo cittadino di Verona
L’ex sindaco e consigliere comunale Flavio Tosi scende ufficialmente in campo nella corsa a candidato sindaco alle elezioni amministrative di Verona del prossimo anno. Con la sua squadra si candida “per riprendere quel percorso fatto di progetti, analisi e riflessioni sul ruolo della città, non basato su poche iniziative frammentate o, peggio, improvvisate che hanno caratterizzato questi ultimi anni dell’amministrazione veronese, ma fondato sulla necessità di ritrovare nella cultura gli elementi indispensabili a disegnare e realizzare una moderna crescita sociale ed economica del territorio”, si legge all’inizio della presentazione del programma Cultura e Musei. Tosi lo ha presentato insieme a Francesco Girondini, uno dei coordinatori del gruppo cultura che ha messo a punto il programma sul quale hanno lavorato da prima dell’estate anche molti professionisti ed artisti del settore e Gian Arnaldo Caleffi, coordinatore del gruppo territorio che si è occupato anche della parte museale. «Siamo partiti prima di altri, che stanno ancora discutendo se candidarsi, nel presentare un programma che è aperto al contributo di tutti – ha sottolineato Tosi –, cittadini, istituzioni e associazioni che volessero dare suggerimenti e indicazioni per contribuire ad integrare le proposte che abbiamo presentato. Ben vengano nuove idee». Due i grandi bacini di offerta all’utenza per quanto riguarda la cultura, gli eventi ed i musei, «uno dei quali va dedicato ai veronesi sia in termini di quantità e qualità». Da qui la Veronese Card una sorta di passaporto culturale con validità annuale che consenta l’accesso, anche gratuito o a tariffa speciale ridotta ai residenti, in tutti i musei civici ma anche a mostre d’arte e spettacoli privati, che per la loro realizzazione abbiano ricevuto un significativo contributo da parte del Comune o da un’azienda municipale, oltre che nelle strutture espositive, cinema, teatri, sale da concerto che avranno aderito al circuito della Veronese Card. «La città è ferma, non ci sono grandi eventi e mostre, non c’è un’offerta culturale coordinata con tanti musei sparpagliati che hanno bisogno di una fondazione che metta assieme comune, stato, università, la diocesi, i privati in modo che il turista quando arriva abbia a disposizione un percorso di storia, architettura, archeologia ben coordinato». Sono state presentate anche quindici proposte nell’ambito del potenziamento della rete di spazi museali, citati uno ad uno, senza dimenticare la realizzazione di un Centro Regionale del Restauro del Libro.