Tutto quello che c’é da sapere sulle prove 2023
Il 2023 dei maturandi segna due ritorni: quello dell’Esame di Stato nel format pre pandemia e quello del rito collettivo dei ‘100 giorni alla Maturità’, che quest’anno è caduto proprio ieri, 13 marzo. È stata firmata proprio qualche giorno fa l’ordinanza che regola l’intero esame di maturità 2023 dopo il parere positivo del CSPI e la firma del ministro all’istruzione Valditara. Quest’anno le prove avranno inizio il giorno 21 giugno 2023 con la prima prova scritta. Ma cosa più importante: l’esame di Stato torna alla normalità. A fare ancora eccezione quest’anno saranno i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), che non sono requisito di ammissione all’esame, ma potranno essere oggetto del colloquio, se svolti. L’effettuazione delle prove Invalsi (che non concorrono alla valutazione) è invece requisito per l’ammissione. Novità per gli istituti professionali che a partire da quest’anno affronteranno un’unica prova integrata che non verterà su discipline scolastiche ma sulle attività svolte durante il percorso di studi. Proprio ieri nel frattempo è tornata la tradizionale serata dei ‘100 giorni alla maturità’ dove gli studenti festeggiano insieme il sempre più imminente inizio delle varie prove d’esame. Secondo un sondaggio effettuato da Skuola.net – su un campione di 1.000 studenti di quinto superiore – ben 1 su 2, infatti, ha onorato al meglio questa giornata. La festa di classe rimane la scelta più gettonata: quasi la metà dei ragazzi (47%) si riunirà in casa o in un locale per mangiare e fare bisboccia tutti assieme oppure farà un gita ‘fuori porta’. Insomma, dopo la pandemia gli studenti hanno ricominciato ad assopire nuovamente la normalità da tutti i punti di vista e se da un lato, non manca la voglia di festeggiare, non manca neanche la paura per le prove di fine superiori, sempre più vicine.