A forte rischio quello di Pescantina, Legnago e Villafranca
Dopo il Covid, c’è un altro virus che sta prendendo sempre più piede nella Pianura Padana e in gran parte dell’Europa: il West Nile. A tal proposito, la Regione Veneto ha avviato il piano straordinario per il contrasto alla diffusione del virus portato dalle zanzare. Il piano prevede interventi straordinari da attuare nei primi 10 giorni di settembre per ridurre e monitorare le nuove infezioni. Tra queste, il potenziamento della diagnostica di laboratorio per individuare con tempestività i casi e identificazione dei Comuni in cui si potrebbe verificare il maggior numero di casi attraverso l’adozione di un nuovo strumento di valutazione integrata del rischio. Come funziona? Le zone interessate saranno contrassegnate e suddivise per colore (bianca, gialla, arancione e rossa) in base al rischio sulla base dei dati epidemiologici. Nelle aree arancioni e rosse, quelle con il rischio medio-alto, saranno fatti interventi larvicidi, mentre nelle zone sensibili come ospedali e parchi, si interverrà con adulticidi. Nel veronese rientrano in fascia arancione Pescantina, Legnago e Villafranca, mentre in area gialla Villa Bartolomea, Erbè, Nogarole Rocca, Casaleone, Minerbe, Oppeano e Verona.