Il capitano Papuli: «un reato sempre attenzionato dall’arma dei Carabinieri».
Prevenzione, protezione e sostegno alle vittime, perseguimento dei colpevoli, politiche integrate. Delle quattro ‘P’ contenute nella Convenzione di Istanbul per combattere la violenza sulle donne a livello nazionale e UE, ce n’è una (protezione e sostegno) che nella provincia scaligera sembra aver trovato uno dei terreni più fertili di tutto il Paese. Il plauso è giunto dal capitano Alessandro Papuli, omandante della Compagnia Carabinieri di Verona, intervenuto al convegno promosso per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne dal Soroptimist International Club di Verona (con Lions Gallieno e Host, Rotary Verona Sud e CUG dell’Aoui),il qualein virtù di un protocollo d’intesa nazionale con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, presso la caserma veronese di via D’Acquisto ha contribuito alla nascita della ‘Stanza tutta per sé’, «che oggi ci consente di ricevere e ascoltare le vittime intenzionate ad avviare il percorso giudiziario in un luogo più confortevole e riservato – ha detto Papuli -. E già questo è un passo avanti nell’approccio all’emergenza. Guardando soprattutto alla realtà veronese, dove mi trovo da appena due mesi, vedo un contesto straordinario, nel quale chi ha bisogno, oltre alle forze di polizia, trova una struttura sociale (centri antiviolenza, case protette…) in grado di offrire adeguato sostegno».