Tosi: «Problema che non si risolve con politiche punitive. Evitare decisioni inutili e dannose contro lavoratori, anziani e famiglie a basso reddito, come il blocco auto e limiti al riscaldamento»
«Ora ci manca solo che Sboarina, si faccia dettare per l’ennesima volta la linea da Bertucco e dalla sinistra radicale e pensi a ulteriori blocchi del traffico, o a riduzioni del livello di riscaldamento in inverno per combattere lo smog. Sarebbero le ennesime scelte demagogiche e inutili, buone solo per colpire anziani, lavoratori e le famiglie a basso reddito che non si possono permettere l’auto nuova»”. A dirlo Flavio Tosi, dopo la pubblicazione del report di Legambiente: «Report che conferma – sottolinea Tosi – che il problema smog non riguarda solo Verona, ma tutta la Pianura Padana, che per la sua conformazione purtroppo si presta alla concentrazione di alti livelli di polveri sottili. Fenomeno che va combattuto, ma la soluzione non sono i blocchi del traffico, i mobility day e lo stop agli euro 4. Anche perché – spiega ancora Tosi – non sono le auto a incidere sull’aumento di Pm10, infatti durante il lockdown, senza veicoli in giro, c’erano stati nuovi sforamenti. La qualità dell’aria si migliora con politiche incentivanti e non punitive. In primis investimenti e stanziamenti per incentivare alcune industrie a modificare i processi di lavorazione, o permettere ai privati di avere sistemi di riscaldamento di ultima generazione. Poi sappiamo che il problema dell’inquinamento è globale – conclude – e a livello globale si dovrebbe risolvere, perché noi possiamo fare tante scelte, ma servono a poco se poi per esempio Cina e India continuano a inquinare più del resto del mondo messo assieme».