A cura di Claudio Gasparini
Ha un diploma di Perito Turistico ed è Sommelier Professionista con diploma AIS, acronimo di Associazione Italiana Sommelier. Assimila la passione per il vino dalla famiglia: «mi divertivo quando da piccola andavo a vendemmiare nel vigneto dei miei nonni». E’ dotata di una predisposizione naturale al contatto con la clientela che nasce negli anni in cui ha lavorato sulle navi da crociera dove faceva parte dell’equipe d’animazione. Successivamente è stata receptionist per qualche anno in alcuni hotel, collaborando durante i turni e giorni liberi con il fratello che aveva gestito un Wine Bar per un biennio. Dodici anni fa inizia a lavorare nell’Enoteca Ristorante di famiglia che gestirà, con un affezionato gruppo di collaboratori dipendenti, in seguito al ritiro dall’attività del fratello, passato al settore di import export di vini e dei genitori, andati in pensione poco prima dell’inizio del Covid. Lo scorso anno ha frequentato un corso di inglese tecnico del vino «molto utile; attualmente, sto seguendo ‘In Vino Expertise’, finanziato dai fondi comunitari europei e promosso da Erasmus +; è un corso sperimentale attivo contemporaneamente in 5 Paesi europei (Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Slovenia) che mi permetterà, al completamento, di ricevere un diploma di ‘Operatore dell’Enoturismo’». L’estate scorsa prende una decisione importante. Dopo lunghe e attente riflessioni decide di mettere in vendita l’attività di ristorazione per intraprendere un nuovo percorso di vita indipendente. «Decisione sofferta ma necessaria. Sentivo che quello che stavo facendo non era in realtà quello che avrei voluto fare nella mia vita; lo sapevo da tempo, ma non avevo mai avuto il coraggio di cambiare. Le soddisfazioni che avevo con quel lavoro erano inferiori ai sacrifici che facevo e al grande impegno che ci mettevo. La cosa che mi piaceva di più fare in assoluto era organizzare serate a tema e degustazione di vini, sempre con ottimi risultati e complimenti. Occasioni per promuovere la cultura del vino e del bere bene». Ora Valeria Bardin è una Sommelier libero professionista. Si occupa di sommellerie, consulenza e formazione. Lo scorso autunno e inverno ha dedicato alcuni mesi a pianificare la sua nuova attività, a capire con chi e come collaborare, per iniziare il 2022 con l’energia, l’inventiva, le idee, la tanta voglia di fare sempre meglio che la caratterizzano. Collabora con le aziende vinicole del territorio e di ristorazione nel trevigiano.