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Vinta anche questa battaglia. Le speranze di sopravvivere dell’uomo, erano legate a un filo
Dopo 8 mesi in bilico tra la vita e la morte, il 64enne Angelo De Gilio, torna a casa dai propri cari. Tutto è iniziato lo scorso 17 marzo, quando l’uomo ha accusato i primi sintomi di Covid-19. Chiama il medico dopo aver scoperto la sua positività e inizia così una cura a base di cortisone e antibiotico. Tutto nella norma, senza febbre né mal di testa. L’unica cosa che stava peggiorando era invece la saturazione del sangue, arrivata sotto i 90. Per questo motivo, una settimana dopo la positività, il signor De Gilio è stato ricoverato in Pneumatologia per un repentino peggioramento che lo ha portato all’intubazione e alla terapia intensiva. Le speranze di sopravvivere dell’uomo, erano appese a un filo perché Angelo, riesce a respirare solo grazie ai macchinari, ma è proprio quando tutto sembra ormai perduto, che riaffiora il credere in qualcosa. La figlia Maria Grazia scopre di essere in dolce attesa. Un‘infermiera decide di posizionare un ciuccio azzurro sotto le mani di Angelo che, trova così la forza di resistere per quella vita nuova in arrivo. E così è stato. Angelo, a maggio si negativizza ma rimane sempre sotto controllo a causa della situazione critica. Il suo lungo calvario, è finito il 19 novembre, quando ha fatto ritorno a casa dalla moglie Carmela e dai figli. Ora, De Gilio si muove aiutato da un bastone e continua il suo percorso di riabilitazione, ma lo fa tra l’affetto e l’amore dei suoi cari.