Al via lo studio medico che ha visto coinvolti 335 persone. Cani sempre più affidabili
Il fiuto dei nostri fedeli amici a 4 zampe, i cani, non sbaglia mai. Ecco perché questa caratteristica speciale è stata prescelta per tutta una serie di operazioni di sicurezza pubblica, come ad esempio, la ricerca di sostanze stupefacenti e materiale esplosivo. Ma non è tutto perché negli Emirati Arabi, a tal proposito è stato avviato uno studio in cui il sensibile fiuto del cane è stato utilizzato anche per la diagnosi di Covid-19. i protagonisti dell’esperimento sono stati dei cani addestrati, che dovevano individuare la presenze del virus tramite campioni di sudore e saliva umana. 335 i soggetti coinvolti, 143 dei quali sintomatici e 192 asintomatici. 109 individui erano risultati positivi a un tampone nasofaringeo. Annusando i campioni messi a disposizione, i cani hanno dimostrato una maggiore sensibilità nell’individuazione del virus pari al 97%. In questo modo, si potrebbe velocizzare di molto il processo di diagnosi.