DAD o non DAD, questo è il dilemma. Salgono i contagi, ma la scuola resta in presenza
Mentre il premier Draghi ribadisce a gran voce che le scuole hanno il sacrosanto diritto di essere in presenza per il bene soprattutto mentale dei nostri ragazzi, i timori nella Provincia sono tanti. Sì, perché mancano i docenti e si registra un alto tasso di positività negli studenti. A Legnago, ad esempio, negli istituti comprensivi di Legnago 1, su un totale di 1.567 alunni, 85 circa sono a casa in quarantena mentre una ventina sono gli insegnanti non rientrati a scuola. Stessa situazione per Legnago 2, dove tanti sono i timori anche per le lentezze del sistema tamponi. Situazione molto simile quella che si sta registrando a Villafranca, dove nelle classi si registra il 15% delle assenze. La percentuale più alta, 20-25, si registra alle materne, mentre per le scuole medie e le superiori, i numeri sono più ristretti. Nel villafranchese è arrivato il nulla osta per consentire ai ragazzi che utilizzano il servizio di trasporto scolastico comunale, di salire senza Green pass. Si potrà farlo fino al 10 febbraio, indossando però la mascherina Ffp2. Situazione completamente opposta, infine e San Bonifacio dove la voglia di scuola è più forte della paura. Qui, la preoccupazione maggiore l’hanno gli insegnanti, soprattutto quelli della materna che lavorano a stretto contatto con soggetti che in quanto piccoli, non usano la mascherina come dispositivo di sicurezza e di conseguenza, i docenti sui sentono molto più esposti. Molte le incognite che pesano e i dubbi che rimangono. Ora più che mai, i presidi si appellano al buon senso delle persone e al rigoroso rispetto delle regole in vigore.