La Clivense cala una manita pesatissima al Pozzo e conquista la Seconda categoria
“Non aspettatevi più il giocatore di una volta” – diceva. Eppure Sergio Pellissier, tornato a calcare il rettangolo verde come promesso in occasione del suo 43esimo compleanno, è sempre lo stesso di sempre: un ragazzino che il peso dell’età che avanza sulle spalle non lo sente e proprio come un novellino alle prime armi, dà spettacolo in campo. Forse il meccanismo è lo stesso di quando vai in bicicletta: puoi non andarci per 3 anni di fila, ma una volta che monti nuovamente in sella, ti ricordi come si fa a pedalare. E così Sergione, in un’atmosfera da tutto esaurito quasi irreale allo stadio Olivieri, fatta di passione unita a qualche dose di sana nostalgia, torna in campo e gioca per fare il salto in Seconda categoria con la sua Clivense. Missione riuscita. Ieri, si è giocata infatti la partita decisiva contro il Pozzo, che ha subito una cinquina molto pesante. Capitan Pellissier regala l’assist delicato per l’1 a 0 di Shkelzen, si procura il fallo e poi trasforma il rigore valido per il 3-0, tra l’altro al minuto 31, colpisce di testa la traversa dopo un bellissimo cross dalla destra di Castellucci e il suo tocco ravvicinato nella ripresa, sigilla il pokerissimo su invito perfetto di Inzerauto. Tanti i personaggi del mondo calcistico accorsi numerosi per rivedere quel ragazzino con la maglia numero 31 cucita non solo addosso, ma anche sulla pelle: da Giovanni Sartori a Pablo Granoche, da Ilaria Bazerla e Claudio Prando in rappresentanza della Figc regionale e provinciale a Enzo Zanin e chi ne ha, più ne metta. Tutti per Sergio, così come i migliaia di tifosi che per 90’, hanno vissuto nuovamente le emozioni di sempre, come succedeva al Bentegodi qualche anno fa. La Clivense vince 5 a 0 trascinata dai suoi sostenitori e conquista la Seconda categoria a mani basse. Pellissier come sempre fa il suo e si dimostra immenso come sempre. Ci sono vite che càpitano e vita da capitàno. C’è differenza e Sergione, lo sa.