L’allora militare, durante il Primo Conflitto Mondiale, scriveva al padre Matteo
Una lettera scritta da Davide Gaiga e indirizzata al padre Matteo, è stata tenuta per più di 100 anni in una scatola in soffitta. Le nipoti di Davide, Maria Teresa e Raffaella, l’hanno ritrovata insieme ad altre lettere scritte durante la Prima Guerra Mondiale e hanno così deciso di renderle pubbliche per onorare la memoria del bisnonno. “Avrei tante cose da dirvi, ma non so da dove cominciare per trovare la parte buona. Qui da queste parti la pace non c’è mai e la guerra si fa sentire ogni giorno e notte”, inizia con queste parole il racconto dalle trincee. Davide Gaiga, nato nel 1891 a Selva di Progno, nel 1911 era stato congedato dal servizio di leva, ma è stato richiamato alle armi per istruzioni nel 1915, per essere mandato in zona di guerra il 25 maggio. Lui era sopravvissuto alle atrocità della guerra, ma non ne ha mai voluto parlare. “Non voglio spaventarvi, i morti si contavano come fascine di legna nel bosco”, diceva rigorosamente in dialetto veronese alle nipoti, all’epoca piccolissime. Ora, il foglio matricolare di Gaiga, grazie alle ricerche d’archivio di Angelo Andreis autore di opere come ‘Soldati al fronte. I Caduti della Lessinia nella Grande Guerra”, è tornato alla luce per ricordare le gesta e l’amore di un uomo che ha combattuto per la sua patria.