La sciatrice bergamasca ha scelto Verona per tornare più forte di prima
Sofia Goggia, è la stella che tutti si aspettano di vedere alle Olimpiadi di Pechino. In palio c’è l’onore, la gloria e la difesa del titolo olimpico. La sciatrice bergamasca, ha scelto Verona per cercare il tutto e per tutto, per recuperare in tempo dalla microfrattura del perone e dalla lesione parziale del legamento crociato del ginocchio sinistro. Prima, all’ospedale di Negrar è stata seguita dall’equipe del dottor Zorzi e ora, sta lavorando insieme al suo preparatore atletico Flavio Di Giorgio, un volto ben conosciuto nel mondo sportivo veronese in quanto ha lavorato in passato con il Valpolicella Rugby, con la Calzedonia Verona e con un altro campione olimpionico, Filippo Tortu. Ci sono grandi segnali di positività sul recupero della Goggia, c’è tanta voglia di vederla in pista ma senza compromettere la sua incolumità. La chiave di tutto è il tempo: poco quello per il recupero e tanto quello speso fra palestre e fisioterapie. I 10 giorni a disposizione del suo staff, saranno decisivi per capire come risponderà la gamba infortunata. Venerdì 11 febbraio c’è il SuperG, mentre sabato cominceranno le prove cronometrate per la discesa, che sarà poi martedì 15. Noi, nel mentre, incrociamo le dita per lei.