Mohamed, era già noto alle Forze dell’Ordine per aver investito e ucciso una signora di 86 anni, lo scorso anno
Violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale per aver impedito ai carabinieri di Torri, di svolgere una perquisizione nella sua casetta a San Zeno di Montagna. È questa l’accusa che è stata rivolta a Mohamed, il ragazzo che il 14 febbraio dell’anno scorso, aveva perso il controllo del suo scooter che sfrecciando ad altissime velocità in pieno centro a Verona, aveva investito una signora di 86 anni, morta nei giorni a seguire per le ferite riportate dopo il terribile impatto. Il 25enne si trova dal quel giorno agli arresti domiciliari. Pochi giorni fa, però, Mohamed era uscito di casa e si era recato in ospedale perchè si era sentito male dopo aver assunto gli stupefacenti. Ecco perché i Carabinieri hanno voluto perquisire la sua abitazione, alla ricerca di droga. Mohamed però, si è opposto con tutta la forza all’operato delle Forze dell’Ordine, ferendo anche due agenti. Per lui ora, il carcere a Montorio.