Dall’inizio delle tensioni a oggi
La guerra che è scoppiata di recente, possiamo con certezza constatare che non è ‘l’ultima novità’. Infatti fin dallo sgretolamento dell’Unione Sovietica e in particolare modo a partire dal 2014, le tensioni nel Donbass non sono certo nuove. Infatti è da anni che prosegue una guerriglia di basso profilo che ha causato innumerevoli morti. Il presidente russo Vladimir Putin, non ha mai considerato l’Ucraina uno Stato indipendente, ma parte integrante del territorio russo. L’obiettivo sembrerebbe infatti ridare valore alle ex-potenze sovietiche e allontanarsi così dalla possibilità che i territori confinanti con la Russia entrino a far parte della Nato. L’Ucraina dal canto suo reclama indipendenza e desidera sia avere la possibilità di entrare a far parte della NATO che dell’Unione Europea. Al momento da parte della NATO non è ancora stato inviato nessun aiuto concreto dall’inizio dello scoppio della guerra, anzi l’intervento di quest’ultimo contro la Russia porterebbe con sé il rischio dello scoppio di una terza guerra mondiale. Dopo lo scoppio del conflitto Russia – Ucraina il 24 febbraio, sono già papabili le conseguenze: a livello economico, tra sanzioni per Mosca, rifornimenti di energia e borse finanziarie, la situazione è tragica e purtroppo ha già messo in seria difficoltà tutto il resto del mondo, l’Europa in particolar modo, considerando l’ampio scambio commerciale che avviene con i territori russi. A livello umanitario, sono tanti i civili e i soldati che hanno perso la vita dall’Inizio dei bombardamenti e in una settimana siamo arrivati poi ad oltre un milione di profughi. I paesi del mondo si sono avvicinati al popolo ucraino e non solo tramite manifestazioni #noallaguerra, ma anche tramite l’attivazione di numerosi corridoi umanitari, volti al salvataggio e alla cura dei profughi. A livello politico e diplomatico invece il serio rischio è l’inizio di una terza guerra mondiale (dalla quale non ne risulterebbero né vincitori né vinti) e si sta parlando negli ultimi giorni anche di un rischio nucleare, considerando che i soldati russi sono a 32 chilometri di distanza dalla seconda centrale nucleare più grande dell’Ucraina. Due incontri per i negoziati tra Kiev e Mosca sono già stati fatti, ma non hanno dato molti risultati positivi, se non l’intesa per il momentaneo cessate al fuoco per permettere ai civili di evacuare dal Paese. Un terzo incontro è imminente, ma le richieste di Russia e Ucraina per molti versi si trovano agli opposti e il rischio è che non si riesca a trovare un accordo se non per vie militari, dove vincerebbe uno dei due Paesi.
Letizia Acquistapace