Ugl Salute interviene. “Basta ipocrisia e finte promesse”
Si è celebrata ieri 12 maggio la Giornata Internazionale degli Infermieri. Non sono mancati i messaggi di ringraziamento e gratitudine verso queste figure così importanti per ognuno di noi, considerando che soprattutto in questi ultimi anni hanno dato grande prova di coraggio, impegno e amore. In quest’occasione anche Ugl Salute ha colto l’occasione per ringraziare ancora una volta tutti i professionisti, della sanità pubblica e privata, impegnati a garantire cure ed assistenza ai cittadini con un ruolo essenziale per l’Italia. Ma da parte del Sindacato non sono mancate certo le ammonizioni, infatti Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale di Ugl Salute, ha sottolineato che le parole di encomio non bastano più, troppo spesso questi professionisti sono abbandonati al loro destino, sviliti da contratti e retribuzioni che non ne riconoscono valore e competenze. “Questo è il modo per mostrare loro gratitudine? Bisogna farla finita con ipocrisia e finte promesse” ribadisce il Segretario. Soffermandosi sull’argomento retribuzioni è stato puntualizzato infatti che la media generale di queste ultime è ben al di sotto di quella che possono trovare oltreconfine e, nonostante le grandi prove di professionalità e generosità mostrate durante la pandemia, pochi riconoscimenti concreti sono stati attribuiti agli infermieri. Il Sindacalista ha deciso di concludere il suo discorso affermando che valorizzare la figura dell’infermiere è un dovere in modo da renderla nuovamente attrattiva per i giovani viste le grandi carenze degli organici. In una nazione come l’Italia dove soldi pubblici spesso vengono dispersi senza criterio serve puntare forte sul ruolo dei professionisti sanitari. Si abbia quindi il coraggio di passare dalle parole ai fatti. Senza nuove prospettive il rischio è di vedere svilita sempre più una professione essenziale per una nazione civile.