Finisce 3 a 2 per i rossoneri che vincono anche con assenze pesanti. Ottobre di fuoco per la squadra di Tudor
Milan-Verona non sarà mai una partita scontata. E anche questa volta ne abbiamo avuto la prova. Le statistiche continuano a non sorridere ai gialloblù, che al Meazza non sono mai riusciti a strappare 3 punti a Milan e Inter. Anche questa volta a sorridere sono i padroni di casa che si impongono per 3 reti a 2. Il Milan va meritatamente sotto di due gol nel primo tempo. La squadra di Tudor, è stata artefice di 45′ sontuosi: il primo goal arriva dopo 7’ grazie a Caprari. Lancio in profondità, Bennacer respinge di testa ma la difesa rossonera resta immobile sul colpo di testa di Veloso che buca Calabria e Tomori, trovando così l’ex attaccante della Samp tutto solo in area e con un destro batte Tatarusanu che tocca ma non basta. La rete del raddoppio, arriva invece dagli 11 metri grazie a Barak. Ballo-Toure perde un pallone sanguinoso con un passaggio orizzontale sulla trequarti offensiva, riparte il Verona che sposta il pallone da destra a sinistra, traversone rasoterra di Lazovic dove Romagnoli atterra Kalinic, bravo e furbo ad allargare la gamba destra per farsi prendere. È 2 a 0 Hellas, ma nella ripresa esce fuori il carattere e la grinta della squadra di Pioli che rimonta: torna al gol Giroud con un colpo di testa su assist di Leao, la pareggia poi Kessié su rigore dopo il fallo di Faraoni poco prima che Gunter commetta l’errore decisivo che costa l’autogol e regala 3 punti ai rossoneri, che continuano a vincere nonostante le assenze pesanti. L’Hellas ha dimostrato carattere, ma ha dimostrato anche poca tenuta: non è un caso che i gialloblù subiscano reti pesanti negli ultimi 25 minuti di gara. Un dato, che il più delle volte, ha cambiato le sorti della partita. Esattamente come questa volta. Testa bassa e pedalare dunque, Tudor lo sa, anche perché il mese di ottobre sarà decisivo dal punto di vista mentale. In ordine, arriveranno Lazio, Juve, Udinese e Napoli.