C’è chi ci ha rimesso e chi ci ha guadagnato. Ecco i dati della ricchezza media dei territori veronesi
In tutta la provincia veronese, il post pandemia ha avuto degli effetti differenti su ogni Comune: c’è chi ci ha rimesso e chi ci ha guadagnato. La montagna ad esempio, grazie alle misure anti-Covid, è stata presa d’assalto dai cittadini nei periodi in cui non era consentito uscire dai confini provinciali e regionali, aumentando così i flussi turistici e diventando uno dei luoghi di fuga preferiti. Il comune di Malcesine infatti, quello con minor residenti del Veronese, nella classifica del reddito annuo pro-capite stilata dal ministero delle Finanze per il 2020. Con un reddito medio dei contribuenti pari a 23.471 euro nel primo anno di pandemia, e con un balzo in avanti del 4% rispetto al 2019, è il quinto Comune più ricco dei 98 scaligeri. Il fanalino di coda di questa classifica è Velo Veronese, il Comune scaligero più ‘povero’, con un reddito medio pro-capite di 15.097 euro annui. Per quanto riguarda il nostro amato Lago invece, solo Peschiera che si trova al secondo posto della classifica della ‘ricchezza’, non ha risentito del periodo di pandemia ed è rimasta con un reddito medio inalterato nel biennio 2020-21. I territori che hanno saputo difendersi bene infine, sono stati quelli dei grandi Comuni, da Villafranca a Legnago che hanno sì risentito del calo turistico, ma ci hanno guadagnato per quanto riguarda le aziende, che hanno continuato comunque a lavorare con l’estero.