Corse in ritardo, posti in piedi e capienza massima. I genitori esasperati, protestano e chiedono più garanzie per i figli
Due settimane di scuola sono già passate, eppure i problemi legati ai trasporti pubblici sono sempre gli stessi: corse in ritardo sia all’andata che al ritorno, posti in piedi, capienza massima di persone su ogni tratta che porta all’impossibilità per moltissimi studenti di prendere l’autobus. Insomma, dopo il Covid, serve modificare e potenziare anche quest’anno il servizio scolastico. Un problema questo, che si estende a tutti i territori della Provincia. Alcuni studenti sono costretti anche ad aspettare 40-50 minuti. Non mancano le proteste da parte dei genitori, esasperati, e che per il servizio, hanno sborsato davvero tanto. Arriva la replica da parte dei rappresentati di Atv che sottolineano come da sempre,le settimane iniziali sono le più difficoltose e che serve tempo per organizzare un nuovo sistema con misure ad hoc particolari: ad esempio, un anticipo delle partenze, ovviamente non troppo anticipate anche perché questo, potrebbe causare un ulteriore disagio a quanti partono dai capolinea più lontani. Si attendono ulteriori aggiornamenti.