È questo il progetto ‘Celtudalps’ che mira a scoprire il mondo dei Celti risalente all’età del Ferro
Studiosi ed esperti archeologici di tutto il mondo, sono stati ospitati a Villa Balladoro per promuovere il patrimonio che Povegliano custodisce e ha da offrire. E’ questo il progetto ‘Celtudalps’, che prevede un’analisi di ampi campioni scheletrici di più di 100 individui della tarda età del Ferro, tra il IV e I secolo A.C. l’obiettivo è quello di comprendere l’origine genetica e gli spostamenti migratori delle popolazioni celtiche che abitavano l’odierna Svizzera ed il Nord Italia, circa 2.400 anni fa. Per capirlo, verranno analizzati nello specifico denti e ossa: il modo più giusto per ricostruire la loro alimentazione, la provenienza geografica, i gradi di parentela, le possibili patologie, l’aspetto fisico e molto altro. Tantissimi gli esperti presenti. Tra questi la dottoressa Zita Laffranchi dell’università di Berna, il professor Wolf Rüdiger Teegen dell’università di Monaco di Baviera, il professor Daniele Vitali, già docente di archeologia in Francia e Italia nonché direttore nel triennio 2007-2008-2009 degli scavi a Povegliano in località Ortaia, e infine il professor Luciano Salzani, ispettore della Soprintendenza Archeologica del Veneto, professore di archeologia presso l’università di Bologna e l’université de Bourgogne e direttore scientifico dello scavo di Povegliano in località Ortaia. A Novembre, è già stato fissato un appuntamento con il dottor Teegen, per approfondire le sue analisi su altre tombe celtiche. Queste tipologie di studi e di approfondimenti scientifici, sono il miglior modo per valorizzare il grande patrimonio archeologico del territorio villafranchese.