Scoperti nuovi resti risalenti al secondo millennio a.C., in particolare dell’età del bronzo
Nuova vita per Povegliano che, pandemia permettendo, sarà di nuovo oggetto di una campagna di scavi archeologici. Sì, perché nelle scorse settimane sono stati mappati gli scavi eseguiti negli anni 80’ dove è emerso che l’area interessata ospita resti di insediamenti del secondo millennio a.C., in particolare dell’età del bronzo. Con un complesso dispositivo dotato di sensori e localizzazione gps è stato così possibile effettuare una prima mappatura del terreno fino a due metri di profondità. Il progetto è solo all’inizio chiaramente, ma l’auspicio è quello di concludere il tutto entro 5 anni. Povegliano, come sottolineato con orgoglio dal neosindaco Roberta Tedeschi, è riconosciuto ben al di là dei suoi confini per il grande patrimonio storico archeologico che conserva. Sarà poi compito dell’amministrazione comunale fare in modo che questa grande eccellenza storico culturale venga valorizzata al meglio.