Anche Verona soggetta allo stop di progetti di riqualificazione
Ampliata la mappatura delle aree a rischio idraulico. Nella città scaligera la zona che potrebbe avere più problemi è quella di Borgo Venezia, che finora non era mai stata sottoposta a nessun vincolo a livello idraulico. Per questo motivo è stata gestita nel Piano di gestione del rischio alluvioni, aggiornato lo scorso 21 dicembre dalla Conferenza Istituzionale Permanente dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali. Un piano sovraregionale che coinvolge Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino e sembra che il primo passo per contrastare il fenomeno sarà quello di congelare l’attività edilizia e urbanistica di tutte le nuove aree assoggettate a rischio idraulico. Da Marzana in giù, fino a Quinto, Poiano, Santa Croce, e Borgo Venezia le nuove limitazioni si faranno sentire in maniera importante, coinvolgendo almeno una decina i comuni pedemontani dell’est veronese, oltre a una vasta area del comune di Verona. Sicuramente l’imposizione dei nuovi vincoli avrà un impatto clamoroso sull’economia dei territori coinvolti e sull’intera filiera delle costruzioni. Il presidente dell’Ordine Andrea Falsirollo si augura che ci sia un margine di dialogo e di revisione dei vincoli.