Salvini ha dimezzato le 14 ore previste
Sciopero in tutte le stazioni del territorio nazionale nella giornata di ieri. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Fast Ferrovie e Orsa Ferrovie del Veneto hanno organizzato un presidio per protestare contro la decisione del ministro Matteo Salvini di ridurre lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori delle ferrovie. Lo sciopero avrebbe dovuto essere di 24 ore a partire dalle 3 di ieri notte. Ma Salvini lo ha dimezzato a 12 ore con un’ordinanza che ne ha imposto la fine alle 15. I sindacati sono intervenuti dichiarando che: “Lo sciopero è stato proclamato 35 giorni fa, nel più rigoroso rispetto della legge che tutela il diritto alla mobilità dei cittadini – hanno commentato i sindacati locali dei trasporti – I servizi per i pendolari sono stati ovviamente garantiti. La scelta del ministro, oltre che illegittima, è anche illogica e improduttiva, visto che i treni soppressi dopo le 15 in gran parte non saranno ripristinati. E i viaggatori, avvertiti per tempo, si sono ormai organizzati diversamente”. Non pochi i disagi che sono stati registrati per i cittadini nelle varie stagioni e se Verona Porta Nuova non ha visto particolari ritardi o cancellazioni, altre stazioni come quella Padovana segnava tutti cancellamenti sul tabellone.